Percorso:

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venerdì 6 giugno 2014

#22 Hard, so hard

Ho un cazzo di cose da scrivere minchia. Tantissime. Non aggiorno da quasi un mese.. perché come al solito il vortice mi risucchia: allora sono dovuta rimanere molto ferma per del tempo, fare sedute di osteopatia, ora sto facendo massoterapia in ospedale, poi vari esami, poi ho perso tantissime lezioni all'uni e ora che i corsi son finiti sto studiando come una pazza, sul serio.. almeno i giorni che posso/riesco. Ho ansia per questa sessione, ma voglio farcela cazzoeva. Ho vissuto anche giornate decenti, ma molte col pensiero del cibo, con una nausea infinita, infatti dai 66 del mese scorso ora sono 62, poi sono stressata per gli esami ovvio.. sono pure stata malatissima per un'altra infezione alle tonsille, ergo tra dieci giorni esami del sangue per controllare che non abbia nulla di brutto. Mi vedo meglio magra, ma tutti lo notano. Ho passato delle giornate meravigliose con la gente del mio ex liceo (forum di filosofia, pizzata, musical) e ho avuto occasione di parlare con la Vale.. ha detto che mi vede stanca pure lei.. lo dice anche mia madre, la quale nota tutto quello che mangio e che NON mangio. Ma io che devo fare? Le ho pure dato retta e sono andata dalla psichiatra vecchia, quella con cui avevo litigato a morte. Sì, perché in una settimana mi sono tagliata due volte in maniera che non accadeva da più di due anni.. e sono risprofondata, e mi affido ai libri e allo studio per non pensare a "..." e a tutto il resto: ovvero il fatto che dentro di me c'è la solita bomba. Oltretutto ho risentito M. e gli ho chiesto di vederci, e lui mi ha detto prima che deve vedere come va con sta qui che non sa se gli piace o se non la vuole proprio.. bah. Perlomeno me lo sono tolto dalla testa però, tra tutto! Mi manca da morire cavalcare, ma appena sta schiena la smette di dolere torno in sella di filato..
Poi sta situazione da schifo con gli avvocati è forse il peggio di tutti, e mia madre che ha avuto una crisi ansiosa assurda, e io che per notti non ho dormito e ho cercato di starle vicino in tutti i modi, altro che scuola.. E le lacrime che ho pianto, la sera, perché la tristezza mi mangiava dentro, e le sigarette che ho fumato (io non fumavo quasi mai), e la mia voglia di scopare improvvisa.. La psichiatra mi ha cambiato del tutto la terapia: ora oltre al prozac prendo Risperdal e Rivotril che dovrebbero stabilizzarmi l'umore.. e hai voglia! Cazzo mi sento "piatta" da quando li prendo, non ho nè eccessi euforici nè crisi d'ansia o di pianto.. e la cosa mi fa strano, mi spaventa, perché non sono "io"... E le emozioni forti e travolgenti mi "mancano", sono mia croce e caratteristica.. ma ammetto che almeno ora riesco a studiare per gli esami così. A volte i farmaci sono necessari... e lei e mia madre sono d'accordo che dovrei iniziare una psicoterapia seria con qualcuno, e pure io lo so che dovrei ma le cose sono due: la prima è che sono terrorizzata dal transfert che purtroppo ho sperimentato tanto da esserne quasi uccisa, seconda cosa c'è un costo non indifferente che, anche se mia madre è disposta a sostenere, mi fa sentire un peso, me lo fa sembrare un spreco, mi compromette i rapporti col terapeuta perché viene pagato e così.. quindi boh. Cioè per il momento la vedo però si è innescato ancora di più il mio voler far casino: brillare negli studi e fare cavallo, teatro e shooting nei prossimi anni (per impressionare in positivo) ma anche scopare, drogarmi, tagliarmi, abusare di psicofarmaci, bere, dimagrire troppo, arrabbiarmi, isolarmi ed è chiaro che queste cose non possono proprio stare assieme: sarebbe una contraddizione.. percui che schifo, che casino, che cazzo faccio? Mah, non pensiamoci e viviamo un giorno per giorno, il momento presente è l'unico che mi appartiene completamente, e adesso ci sono gli esami da fronteggiare. E il vedere la Vale qualche volta (se si decide cazzo, lei promette promette....). Infine, e chissà perché l'ho lasciato proprio alla fine, ho letto due libri: "Volevo essere una farfalla", che ho adorato semplicemente perché l'autrice è una filosofa molto intelligente e simile a me; e "Il deserto di fiori", un libro su alcuni ragazzi che crescono nonché primo romanzo del io ex prof delle medie: l'inizio delle mie dipendenze affettive. E bè, dopo aver letto il libro l'ho risentito vicino a me.. e bé, data la mia sfrontatezza l'ho contattato e gli ho chiesto di vederci. E lui ha acconsentito. E bé, abbiamo parlato più di due ore, sul lungo lago, nel tardo pomeriggio.. con tanta naturalezza gli ho raccontato molte cose.. poi abbiamo iniziato a scriverci per email. E lì la cosa l'ho fatta quasi degenerare come è mia caratteristica.. Però credo che avrà voglia di continuare la nostra corrispondenza. Mi piace ciò che pensa di me e come mi scrive.. come mi parla.. mi è mancato. Erano passati 8 anni ormai.. è stato sorprendente e piacevole. Sono contenta di questo.. vediamo un po' come si sviluppa la cosa. Io ho in testa solo lui, tipico delle mie fissazioni.. poi mi stufo, poi mi intrigo di nuovo.. se un rapporto mi coinvolge mi perdo completamente. E vabbé.. Cerchiamo di sopravvivere. E dimagrire. E penso che il futuro sarà proprio come gli ultimi 10 anni: intenso, pieno, altalenante, ricco, bello, brutto....
La vita è meravigliosa e terribile, interessante e struggente.. è vita. Dimenticavo: ho risentito Davide, solo per poi avere la conferma che è un codardo e che quindi basta. E la cosa buffa è che ormai sono così abituata, me lo aspettavo talmente tanto che.. non mi ha quasi fatto nessun effetto. Meglio così, voglio andare avanti.. chissà se Marco vorrà di nuovo uscire con me.. saremmo una coppia interessante. Saluti.
Pad

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